In 8 (cm 16 x 24), pp. 16 con un ritratto fotografico in bianco/nero a piena pagina dell’artista. Data manoscritta all’ultima pagina (“10 di aprile 1904″), autografo di Bignami (come da raffronto con altri autografi di Bignami). All’interno è conservato uno schizzo, un piccolo disegno abbozzato con penna nera su foglietto di carta velina che presumiamo essere di Bignami sia per la presenza dell’autografo manoscritto nell’opuscolo, sia per il soggetto ritratto ovvero un violinista che sembra esibirsi davanti ad un piccolo gruppo di persone, alcuni prelati seduti, un’altra persona in piedi forse con lo spartito in mano. Brossura editoriale. Estratto editoriale dalla Nuova Antologia. Poco comune saggio di Bignami sull’arte di Mosè Bianchi che viene definito lo “zio” che ebbe alcuni nipoti d’elezione fra i quali Emilio Borsa e Pompeo Mariani. L’Autore, Vespasiano Bignami, fu uno degli artisti più versatili della Scapigliatura, animatore della vita artistica milanese tra la fine dell’800 e l’inizio del 900, pittore, ritrattista, violinista e direttore d’orchestra, critico d’arte e insegnante all’Accademia di Brera.
SKU: 38 n.17320
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