In 8 (cm 16,5 x 25), pp. 36. Brossura editoriale con pieghette e alone leggero al margine superiore dei piatti. Saggio in cui sono sviluppati molti temi a favore del monopolio delle assicurazioni poi ripresi direttamente nel progetto giolittiano e nittiano. Il riferimento di Biancoli è il tedesco Adolf Wagner che vedeva nell’assicurazione un mezzo per creare condizioni di fiducia e di sicurezza intorno ai sacrifici economici di un gran numero di individui. Se l’assicurazione era la compensazione degli effetti della sorte mediante la mutualità organizzata secondo le leggi della statistica, era proprio questa compensazione ciò che costituiva l’essenza dell’assicurazione. L’assicurazione non andava quindi considerata come un fenomeno imprenditoriale, soggetto in quanto tale alle regole liberali del tempo, ma come una pubblica istituzione, portatrice di un interesse economico generale da cui il concetto dell’utile individuale esulava completamente. Wagner pensava alla necessità dell’obbligatorietà dell’assicurazione, mentre per Biancoli si trattava di una questione relativa, a seconda dei diversi luoghi e tempi. Cfr. Serena Potito “L’Ina. Gli anni del monopolio. 1912-1923″, p. 31.
SKU: 38 n.18187
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