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Giovanni Battista Casti

I tre Giulj o sieno sonetti di Niceste Abideno P.A. sopra l’importunità d’un creditor di tre giulj. Dedicati a sua eccellenza la signora d. Cecilia Mahony Giustiniani

Roma, Stamperia del Bernabò e Lazzarini, 1762

In 8 (cm 13 x 20), pp. XVIII + (2) + 200. Bruniture alle carte di sguardia, piccolo numero manoscritto al dorso. Legatura coeva in piena pergamena rigida con tassello al dorso oro dipinto, tagli spruzzati. Vignetta incisa all’acquaforte al frontespizio con lo stemma dell’Accademia degli Arcadi (flauto di Pan a sette canne e motto “Gli Arcadi” in corona d’alloro e pino, su medaglione sorretto da satiri), capilettera xilografati. Edizione originale di questa raccolta di 200 sonetti giocosi del periodo romano di Giovanni Battista Casti (qui con lo pseudonimo arcadico di Niceste Abideno) incentrati sul tema del debito contratto con un creditore. Casti fece “una parodia dell’Arcadia più frivola e più pretenziosamente aulica servendosi dell’espediente di inserire i topoi classicistici, le reminiscenze mitologiche, bibliche, petrarchesche in un contesto volutamente meschino e prosaico” (“la Rassegna della Letteratura italiana”, 1968, p. 5).

SKU: 30 n.1250

450,00 €

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