In 8, pp. 44 con tavv. sinottiche n.t. Mancanza del marg. sup. del p. ant. Br. ed. Saggio sui sanatori per malati tubercolotici di Davos. Dalla Germania, verso la metà dell’Ottocento, soprattutto per iniziativa del medico Brehmer, si capì che quella che veniva considerata come una malattia incurabile poteva in realtà essere guarita. Nacquero così i primi sanatori nella doppia veste di case di cura a pagamento per malati agiati e di stabilimenti per la cura gratuita dei non abbienti spesso costruiti attraverso opere di pubblica beneficenza. Nell’Europa del nord si diffusero con una certa velocità (Germania, Svizzera, Austria, Norvegia), mentre in Italia molto tardi si arrivò acpirne l’importanza.
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