In 8 (cm 13,5 x 20,5), pp. 108 + (4). Brossura editoriale. L’A. vuole dimostrare come spetti “in gran parte ai Papi il non essere interamente perito nel medio evo ogni seme di buona letteratura, e l’essersi in tal modo agevolata la strada al felice risorgimento delle scienze e delle arti. Che quando l’ignoranza la più profonda spandeva un velo denso su tutte le contrade d’Europa minacciando ormai l’ultimo sterminio d’ogni buona letteratura, le opere dei romani pontefici in gran parte onorarono lo spirito umano a quei dì tanto profondamente avvilito…” (Siotto-Pintor, Storia letteraria di Sardegna, p. 431).
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