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SARPI (Paolo)

Historia particolare delle cose passate tra’l sommo pontefice Paolo V e la serenessima Repubblica di Venetia gl’anni MDCV, MDCVI, MDVVII di Pietro Sarpi divisa in sette libri

Lione (ma Venezia), s.e., 1624

In 8, pp. (2b) + (2) + 328. Ex libris al controp. ant. Annotazioni manoscritte alla prima carta di sguardia e firma al fr. Piccolo restauro con reintegro di carta al fr. Piccolissima gora all’ang. est. sup. delle prime 40 cc. Esemplare rifilato ai margg. Legatura in p. pg. ottocentesca. Edizione con falso luogo di stampa (Lione) ma stampata a Venezia da Pinelli, che si inserisce nell’elenco degli scritti sarpiani o a lui attribuibili editi tra il 1619 e il 1625 e pubblicati, appunto, con falso luogo di stampa per ragioni di ordine politico e di contrasto fra la Repubblica di Venezia e lo Stato pontificio a seguito della vertenza dell’Interdetto scoppiata nel 1606 a causa dell’arresto a Venezia di due preti cattolici accusati di reati comuni. A scatenare la reazione del Papato fu il fatto che le autorità veneziane si rifiutassero di riconoscere che il clero costituiva un corpo a sé, con un suo diritto e i suoi tribunali, e che non era quindi sotto la giurisdizione degli Stati. Paolo V minacciò di porre l’interdetto sulla città, ossia di colpirla con una sorta di scomunica collettiva che avrebbe posto Venezia al di fuori della Chiesa, imponendo ogni forma di amministrazione dei sacramenti: l’ultimatum papale fu respinto ed il papa mise in atto quanto aveva minacciato. Seguirono mesi caratterizzati da grande tensione e da un conflitto dottrinale, combattuto a colpi di pamphlet. Nella "battaglia di scritture" che infuriò tra Roma e Venezia, il governo veneziano poté valersi di un "consigliere giuridico" d’eccezione, il frate Paolo Sarpi, uomo di cultura e grande storico della Chiesa: lucido e brillante polemista, fu lui a ribattere punto per punto alla pretese romane, accusando il Papato di rompere con la tradizione per imporre un inaudito potere pontificio sulla vita cristiana. Quest’opera fu pubblicata con ogni probabilità per contrastare l’uscita nello stesso anno di un volume scritto dal frate polacco Abraham Bzowski dal titolo Paulus V Borghesius. Melzi, II, p. 7 (per il nome Paolo, invece di Pietro, Sarpi). Rossetti, 9185. 

SKU: 33 n.1780

450,00 €

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