Raccolta non completa di 122 numeri della Gazzetta piemontese dal n° 1 del 2 gennaio 1829 al n° 156 del 29 dicembre 1829. Del n° 18 è presente il solo supplemento. Mancano alla raccolta completa i seguenti numeri: 6, 20, 50, 51, 52, 61, 80, 82, 87, 88, 91, 94, 95, 104, 106, 108, 113, 114, 118, 121, 126, 127, 130, 133, 139, 143, 144, 147, 149, 152, 153, 154. I primi 2 fascicoli presentano mancanze e debolezze della carta all’angolo superiore esterno dei fogli. Numeri bifogli o con più fogli (cm 22,5 x 35,5 circa). Si segnala il supplemento del n° 39 che presenta il progetto di un nuovo edificio da erigersi per il Regio Ospedale dei Pazzerelli, a Torino, con tavola incisa allegata, e con il piano di lotteria della città di Torino da eseguirsi in due estrazioni. Presente anche un fascicolo aggiunto, in data 6 luglio, con tabelle con le vincite del lotto. La Gazzetta piemontese cominciò a pubblicarsi a Torino nel 1797, con i tipi della Stamperia di Onorato Derossi. Era un giornale di piccolo formato e conteneva notizie provenienti da tutta Europa che, giungendo per posta, subivano ritardi di settimane e di mesi. Durò fino al periodo napoleonico quando Napoleone volle che si pubblicasse in francese con il titolo di “Courrier de Turin”. Nel 1814, caduto Napoleone, il Courrier de Turin divenne il “Corriere Torinese” ma dopo poco riprese il suo vero nome di “Gazzetta piemontese”. Pubblicava anche editti del Governo poiché ancora non era nata la “Gazzetta ufficiale”. Nel febbraio 1867, la Gazzetta piemontese mutò ancora formato e ricominciò da capo la sua numerazione. Nel 1895, siccome si ritenne il nome troppo regionalistico, considerando inoltre la diffusione ampliata del giornale, si pensò ad un cambiamento e venne proposto il nome “La Stampa”, che divenne il titolo principale mentre permaneva come sottotitolo “Gazzetta piemontese”. Il sottotitolo fu definitivamente abolito il 13 agosto 1908 e rimase il solo titolo di “La Stampa” in vigore sino ad oggi.
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