cm 15 x 24 circa, pp. (26) + foglietto su velina azzurra in fine. Cartonatura editoriale con piatto anteriore formato da due ritagli tenuti insieme da bullone metallico al margine inferiore, foglietto applicato con bordi stondati con testo a stampa, spirale al dorso. Raro libro d’artista, e antilibro, di Francesco Pirella, il catalogo della mostra delle sue opere tenutasi nel Principato di Mosca tra agosto e settembre 1996. Con un testo di Franco Sborgi, seguono riproduzioni fotografiche di alcune opere (morfotipi e xilotipi). “Francesco Pirella approfondisce da tempo la ricerca sulle tecniche tipografiche, affiancando all’editoria e alla grafica il recupero di materiali e tecniche di antichi stampatori e xilografi. Dalla consapevolezza dell’avvento di nuove frontiere della comunicazione nascono i suoi primi Antilibri postgutenberghiani…Tale progetto si concretizza nel ‘Manifesto dell’Antilibro’ del 1995 firmato il 5 novembre da Gillo Dorfles, Mario Persico e Edoardo Sanguineti a Acquasanta (Genova)” (Tommaso Lisa, “Pretesti ecfrastici. Edoardo Sanguineti e alcuni artisti italiani…”, 2004, p. 223). L’idea dell’antilibro, e del manifesto del 1995 venne a Pirella quando nel 1992 il suo magazzino fu inondato da un’alluvione. Lo spettacolo di quei libri grondanti gli indusse il convincimento della inutilità dell’editoria tradizionale. “La vecchia tipografia non esiste più, sostituita dalla composizione elettronica”, spiegava Pirella. “Il libro è travolto dal floppy di un computer, dal cd-Rom: e noi utilizziamo altre forme di duplicazione (xerografia, laser) insieme ai materiali della vita quotidiana, carta riciclata, plastiche, metalli”. I suoi antilibri furono prodotti in esiguo numero di copie e sono pertanto assai rari.
SKU: 43 n.1855
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