In 8, pp. 96 + (2b) + (1) + (1b). Cart. ed. con inc. in b/n al p. ant. da disegno di Fortini. Firma di possesso all’occhietto. Rara ediz. orig. e opera prima di Fortini comprendente 41 poesie composte fra il 1938 e il 1945. Gambetti Vezzosi, p. 352. Franco Fortini (Firenze, 1917 – Milano, 1994). Da giovane scrive per alcune rivsite fasciste, come ‘Il Bo’ e ‘Goliardia Fascista’ e collabora con la rivista cattolica ‘Gioventù Cristiana’. Col passare del tempo, matura una vocazione antifascista. Classificato come profugo ‘civile’, perché ebreo, ma anche ‘politico’ per le sue idee, viene messo in quarantena al campo di Adliswil, a Zurigo. Autorizzato a lasciare il campo, è ospite dei Fuhrmann, con l’obbligo di presentarsi una volta alla settimana alla polizia. Sarà questo uno dei più intensi periodi per la sua esperienza intellettuale e politica. Nella casa del suo garante, incontra infatti pittori, musicisti, studenti universitari e intellettuali provenienti da tutta Europa. Sono di questo periodo le molte letture e la composizione di quei versi che confluiranno in ‘Fogli di via’.
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