In 8 (cm 17,5 x 22,5), pp. 120. Rinforzo di carta applicato al vero del frontespizio e a pagina 4. Brossura rifatta con carta d’epoca. Elogio per la morte di Marianna Guicciardi, contessa di Luzan, nata a Napoli nel 1731 e morta a Cremona il 13 gennaio 1768, sposatasi al Conte Filippo Guicciardi, tenente e comandante a Cremona. Madre di 8 figli, viene elogiata per le sue doti di madre e moglie amorevole, sollecita, cortese, schiva. Nell’elogio la donna diventa “meritevole di lode perché non aveva cercato la fama bensì la solitudine. Pur non essendo stata né un’eroina della Bibbia, né Debora né Giuditta, né tanto santa da poter essere beatificata, fu semplicemente un’ottima madre e una moglie premurosa” (Taricone, Bucci, “La condizione della donna nel XVII e XVIII secolo”, 1983, p. 207). Il testo è attribuito a Giulio Cesare Vaini: “un letterato assai colto, e grande amatore della poesia. Era ascritto alla colonia arcadica di Cremona col nome di Liberio Eparisiano, e pubblicò varj leggiadri componimenti in diverse occasioni… Anche nello stile sciolto mostrò grande perizia, come lo comprova la di lui orazione funebre in lode della contessa d. Marianna Guicciardi, nata contessa di Luzan, morta in Cremona li 13 Gennaro 1768 gennaro, che fu parimenti pubblicata colle stampe” (Giovanni Romani, “Storia di Casalmaggiore…”, 1828, p. 549).
SKU: 38 n.18473
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