In 4, pp. 8. Br. muta coeva. Scritte d’epoca a penna che riportano la firma dell’Ansaldi e varie somme aritmetiche. Importante documento relativo all’antica tonnara di Camogli. Il cittadino Ansaldi aveva acquistato per il corso di 10 anni il diritto alla pesca presso la Tonnara alla Chiappa di Camogli, pagando anticipatamente alla Cassa Nazionale 80.000 lire. Improvvisamente si fa avanti il cittadino Lorenzo Tommati (ritenuto la maschera del cittadino Antonio Senno) col progetto di creare una seconda tonnara al capo Polinaro con l’offerta annua di lire duemila. Le due località distano tra loro circa un miglio e mezzo e questa nuova tonnara è posta a Ponente di quella della Chiappa. Com’è noto il passaggio dei tonni, avviene lungo la costa da Ponente a Levante. Avverrebbe così che alla tonnara di Camogli arriverebbero solo pochi tonni sfuggiti alle maglie della prima. A supporto delle norme di sufficiente distanza, il difensore cita varie testimonianze a iniziare da quelle dei ‘…rinomati Raix che de’ labirinti tonnari vogliono aversi per costruttori e ingegneri…’, le norme che vietano la piccola pesca a un miglio e mezzo dalle tonnare, il medesimo diritto che ha l’appaltatore della Mugginara di Portofino. Cita inoltre analoghi decreti stabiliti in Corsica, Sardegna e Calabria, ‘…luoghi ove la pescagione dei tonni forma un ramo il più interressante del loro commercio…’. In fine viene fornita la tabella degli interessi ricavati dal pubblico erario grazie al capitale versato dall’Ansaldi.
SKU: 38 n.8632
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