In 16 (cm 12 x 18,5), pp. 388. Alcune mancanze risarcite al dorso, strappetto riparato al piatto posteriore. Dedica autografa al piatto anteriore. Timbri di possesso alle prime pagine. Brossura editoriale. Edizione originale di questo saggio dello studioso abruzzese Pasquale Castagna, nato a Città S. Angelo nel 1887, poeta, filosofo del diritto, docente di diritto costituzionale all’Università di Napoli. Nell’opera tratta di elementi di dottrina generale: la libertà, la distinzione tra diritto e legge, la nazione. Altro tema che stava a cuore a Castagna è quello della sovranità popolare: “Ognuno che sappia leggere e scrivere è elettore ed eleggibile. L’istruzione è il censo del cittadino”. La rivoluzione era vista come portatrice di incivilimento: “Una rivoluzione, la quale è sempre una restaurazione di diritto ha origini razionali nella perfettibilità umana, e principio storico nella sovranità del popolo”. Ma, dopo il moto rivoluzionario, il popolo delega alla costituente l’esercizio della sua volontà popolare. Discendono da qui alcune considerazioni sulla Costituzione, che deve riassumere tutti i bisogni sociali, ma è passibile di revisione con il tempo. L’immobilità equivale alla morte della Costituzione.
SKU: 40 n.5497
300,00 €