In 8 (cm 16 x 21,5), pp. (4) + 14 + (2 bianche). Alone brunito all’ultimo foglio bianco e annotazione manoscritta. Brossura rifatta con carta d’epoca. Traduzione italiana, dal francese, di questa dichiarazione, cui segue la lettera indirizzata al re di Francia Luigi XV (anche se era reggente il duca Filippo II d’Orleans fino alla maggiore età di Luigi nel 1723) scritta da Filippo Duca d’Angiò, Filippo V di Spagna, dal titolo “Copia di una lettera del re cattolico scritta di sua mano, e che il prencipe di Cellamare suo ambasciadore aveva ordine di presentare al re cristianissimo, tradotta dal francese”. Filippo V celebra l’unità d’intenti e l’amicizia tra la Spagna e la Francia. Esordisce affermando che il defunto Luigi XIV gli disse, abbracciandolo, che non vi erano ormai più i Pinerei (a sancire la divisione fra i due Stati), e “che le due Nazioni, che si contrastavan da sì lungo tempo formerebbero in avvenire un Popol solo e che la pace eterna, che avrebbero insieme, produrrebbe necessariamente la tranquillità dell’Europa”. Rivolgendosi al successore Luigi XV, scrive: “Voi siete il solo rampollo del mio Fratello Primogenito di cui piango ogni dì la perdita. Iddio vi ha chiamato alla successione di cotesta Gran Monarchia, la gloria della quale, e gli interessi mi saranno cari fino alla morte”. Filippo V accusa quindi il reggente, il Duca d’Orleans, di “tante sfrenate licenze che i secoli anche più corrotti non ce ne hanno mai dato simili esempi, il che causandogli il disprezzo e lo sdegno dei Popoli, ci fa temere ad ogni istante per il Regno i più terribili castighi della Divina Provvidenza”. Filippo V accusa quindi il Duca d’Orleans di tramare contro la monarchia francese, comprando alleanze con i nemici, e auspicando quindi un’unione fra le due corone di Spagna e di Francia dal momento che gli Spagnoli hanno a cuore gli interessi dei Francesi, cosa che non si può invece affermare della stessa nobiltà di Francia.
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