In 8 (cm 14 x 20,5), pp. 7 + (1b). Brossura muta coeva. Saggio breve relativo ad alcuni ritrovamenti archeologici avvenuti nelle vicinanze della città di Taormina ed esposti nello studio dell’antiquario romano Salvatore Jandolo, in via del Babuino 184. Si tratta di figure mostruose di non facile decifrazione: “augelli, rettili od impasti mostruosi delle parti di siffatti animali talora come adornamento avvolgonsi intorno all’uomo e talora invece sembrano investirlo, straziarlo, divorarlo in guise svariate e crudeli…”. Quella degli Jandolo fu una famiglia di antiquari attiva nel mercato romano sin dal periodo immediatamente successivo all’Unità. Il capostipite fu Salvatore, il cui negozio, citato in questo saggio come sede dell’esposizione delle sculture di Taormina, si trova menzionato nella ‘Breve guida di Roma’ del 1873. La seconda generazione di antiquari comprendeva i figli Antonio ed Alessandro che trasferirono il negozio al civico 92.
SKU: 38 n.16661
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