Descrizione e disegni del Palazzo dei Magistrati supremi di Torino preceduta da alcuni cenni storici

In folio grande (cm 35 x 52 circa), pp. 34 + (6) con 18 tavole finali incise in rame suddivise nelle sezioni: Ortografie e iconografie generali; Alcuni disegni particolari in grande. Ornamenti esterni; Salone centrale nel lato meridionale del piano nobile; Salone centrale al piano nobile nel lato occidentale; Iconografie del Progetto Alfieri dell’anno 1741. La prima carta bianca compresa nella numerazione delle pagine (pp. 1 e 2). Qualche fioritura sparsa alle carte. Legatura editoriale in mezza pelle con piatti in cartonatura. Testo riquadrato entro cornice tipografica blu. Edizione originale di questa bella monografia illustrata dedicata al Palazzo dei Magistrati di Torino, Sede del Regio Senato e della Camera dei Conti, progetto commissionato nel 1720 da Vittorio Amedeo II a Juvarra per ospitare le massime magistrature dello Stato. Terminata l’ala sinistra, il progetto fu interrotto. Nel 1748 Carlo Emanuele III incaricava Benedetto Alfieri di un nuovo progetto ma nuovamente i lavori si interruppero. Nel 1820 Carlo Felice ordinò che si continuassero i lavori e, nel luglio 1830, si approvarono i progetti compilati su antichi disegni dall’ingegnere Ignazio Michela (1792-1867) incaricato dalla Direzione. Il Palazzo venne parzialmente completato tra il 1838-1839 a opera di Michela, che riuscì man mano a costruire altre parti della Curia maxima e a rimodernare il padiglione settecentesco. Nonostante il 24 novembre 1838 la Camera dei Conti potesse inaugurare nell’edificio la sua prima seduta, e il Senato il 6 marzo 1839, l’edificio risultava ancora incompleto a causa della presenza delle carceri senatorie. Venne ultimato nel 1878.

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