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Tito Vignoli

Delle condizioni intellettuali d’Italia

Milano, Dumolard, 1877

In 16 (cm 12,5 x 19), pp. 207 + (1b). Fioriture sparse alle pagine. Brossura editoriale. Dopo alcuni anni di silenzio, dedicati alla preparazione delle sue due opere maggiori sul regno animale, Vignoli sente il bisogno di prendere posizione politica al momento della crisi della Destra storica. Accanto ad una presa d’atto dei grandi progressi compiuti dall’Italia, Vignoli ritiene inevitabile la caduta del Ministero Minghetti e attribuisce a tale evento il senso di una ripresa dello spirito progressivo di fronte ai due estremi del clericalismo retrivo e della demagogia incendiaria. Questo saggio si compone di tre parti: nella prima, “Ufficio dell’ingegno e del sapere”, l’A. dimostrava che: “in una società bene costruita coloro che sono al governo della cosa pubblica debbono adoperarsi alacremente e con vigore, perché la produzione per eccellenza, il sapere, divenga più attiva e copiosa, l’istruzione si diffonda in tutte le classi e l’ingegno sia tenuto in onore e venga rinumerato, preponendolo a quegli ufficii a cui da natura è ordinato…” (p. 47). Nella seconda parte esaminava la “Condizioni del sapere in Italia”(in una nota fornisce le percentuali delle scuole e dei fanciulli a scuola nelle province di Piemonte-Lombardia, Marche-Umbria-Emilia-Toscana, Napoli-Sicilia; la terza parte, “Organi della scienza: Le scuole”, contiene un’analisi dell’istruzione scolastica italiana.

SKU: 40 n.4952

120,00 €

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