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(Giovanni Antonio Ranza) (Giuseppe Maria Isotta)

Della messa nella lingua volgare e della tolleranza cristiana. Discorsi

Vercelli, Stamperia Patria, 1788

In 8 (cm 22 x 27,5), pp. 104. Pagine intonse. Bello stemma inciso al frontespizio raff. i santi Pietro e Paolo entro tondo, due testatine e finalino con vignetta incisi. Gora al contropiatto anteriore. Brossura decorata coeva con motivo marmorizzato (dorso rifatto, lievi mancanze ai piatti). Opera pubblicata anonima, ma attribuita al teologo Giuseppe Maria Isotta, il quale professava la propria contrarietà all’introduzione del volgare nella liturgia cristiana. L’opera si divide in due parti. Scrive De Vit, in ‘Il Lago Maggiore, Stresa e le isole Borromee. Notizie storiche colle vite degli uomini illustri dello stesso lago': Ignoro se sia stata da lui pubblicata la parte seconda di quell’opera. In ‘Giovanni Antonio Ranza nel bicentenario della morte’ Ranza è ritenuto l’autore dell’opera pubblicata a Vercelli: ‘Comunque il Ranza seppe anche porsi in posizione critica nei confronti del vescovo di Pistoia, e nel 1788 pubblicò ‘Della Messa nella lingua volgare e della tolleranza cristiana- Discorsi’, opera, appunto, non consona agli innovatori toscani, che erano invece favorevoli all’uso del volgare nelle funzioni religiose”.

SKU: 40 n.4183

200,00 €

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