In 8 (cm 13 x 20), pp. 371 + (1) bianca (le prime 16 pp. numerate in romani). Mancanza al margine superiore della prima carta di guardia. Rinforzo al margine interno al verso del frontespizio e alla prima pagina di testo. Fioriture sparse. Legatura in piena pergamena coeva. Edizione italiana, pubblicata senza dati editoriali, della traduzione dell’originale francese edito a Vienna nel 1792 con il titolo “De la liberté et de l’egalité des hommes et des citoyens avec des considerations sur quelques nouveaux dogmes politiques”. La prima edizione italiana fu pubblicata sempre a Vienna, nel 1793, presso Ignazio Alberti. Sebastiano D’Ayala (Castrogiovanni 1744 – Vienna 1817) è una delle figure più significative della Massoneria e della vita politica asburgica della fine del XVIII secolo. Membro della Compagnia di Gesù, fu vittima della soppressione dell’ordine nel 1773 e da allora visse di una pensione versata dalla casata d’Asburgo. Si trasferì a Vienna per studiare con padre Maximilian Hell, astronomo di corte. Questo trattato politico, pubblicato a Vienna nel 1792, è un esame critico della “Declaration des droits de l’homme et du citoyen” confrontandosi con i costituenti francesi in particolare sul concetto di libertà. Per Rousseau la libertà era un diritto naturale e inalienabile. Secondo D’Ayala, allora le libertà civile e quella politica, una volta divenute un diritto riconosciuto dalle leggi civili, non potevano più essere considerate come un diritto derivante dalla natura, ma puramente artificiali. La libertà affermata dalla Rivoluzione francese, in quanto assoluta, era divenuto il motivo in nome del quale la Francia aveva dichiarato guerra agli stati europei, rivendicandola per i popoli fratelli.
SKU: 55 n.1279
400,00 €