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Bonfigli Clodomiro

Dei fattori sociali della pazzia in rapporto con l’educazione infantile. Prelezione al corso di Clinica psichiatrica nella R. Università di Roma per l’anno 1894-95

Roma, Tip. delle Mantellate, 1894

In 8, pp. 28. Intonso. Bruniture ai p. Br. ed. Studio delle cause sociali in età infantile che possono condurre l’individuo alla follia: "i motivi che possono preparare il bambino alla pazzia fin dalla età infantile e che il medico educatore deve evitare, sono di due fatta: i motivi che agiscono nel campo somatico e quelli che spiegano l’azione loro nell’organismo psichico. Motivi della prima specie, che per brevità e per il campo in cui dispiegano la loro azione, possiamo chiamare fisici, sono tutti quelli che possono im qualche modo impedire nel piccolo bambino lo sviluppo graduale e regolarmente continuato del suo organismo fuori dell’alvo materno". I motivi psichici sono costituiti invece dalle azioni riflesse, dalle tendenze innate, dagli istinti, che possono essere riflessi ereditariamente oppure sproporzionati a causa delle anomalie organiche. Perché il bambino non sviluppi disturbi di tipo fisico "deve essere tenuto al riparo da troppe vive sensazioni luminose, come pure da troppo prolungata oscurità; non si devono ad esso presentare che a poco a poco i colori troppo vivaci e tutto ciò che dia troppo nell’occhio" così come estrema attenzione bisogna porre nella cura degli altri sensi dall’udito al tatto. Più delicati sono invece i fattori legati allo sviluppo psichico del bambino: "in questa parte dell’educazione infantile devesi anzi tutto studiare in ogni bambino colpito da labe ereditaria, dove conducano le sue tendenze naturali e acquisite; e secondo che queste conducono al bene o al male, vale a dire all’utile o al danno della sua vita psichica, favorirle ovvero combatterle".

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