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FODERA' Raffaele

Conclusione del Procuratore generale del Re presso la Gran Corte criminale di Trapani nella causa dell’uxoricidio commesso da D. Vincenzo Perfetto in persona di D. Caterina Coppola a 14 giugno 1849 in Alcamo

s.l., Stamperia Giovanni Modica Romano, 1849

In 8 (cm 19 x 25,5), pp. 13 + (1b). Brossura rifatta con carta d’epoca. Arringa finale del Procuratore Generale in merito all”uxoricidio di Caterina Coppola da parte del marito Vincenzo Perfetto. I due si erano sposati ma la donna tradiva Vincenzo con il fratello di questi, Vito Perfetto. Vincenzo ammazzò la moglie. La difesa tenta di ridimensionare la colpa del marito parlando di legittima difesa. Secondo la loro ricostruzione, Vincenzo aveva delle cicatrici sulla mano imputabili ad un precedente tentativo di accoltellamento da parte della moglie che lo portò in seguito ad ucciderla nel tentativo di difendersi. Il procuratore in questa arringa cerca di smentire la ricostruzione contraddicendo le prove e le dichiarazioni dei testimoni e identificando in Vincenzo Perfetto l’unico colpevole, senza attenuanti, dell’omicidio della moglie.

SKU: 38 n.10402

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