In 8 (cm 20 x 29), pp. (4) + 29 + (5). Brossura rifatta con carta d’epoca. Marca xilografata al frontespizio raffigurante un bue con il motto entro nastrino “Serius ut gravius”, in altro tre gigli entro ovale con la scritta “Sic inclita virtus”. Solo la terza parte dell’opera “Tractatus de insolutum bonorum”, il cui autore principale è Giovanni Maria Novario, stampata nel 1636 (anche se questa, la terza parte, curata da Giulio Cesare Giussani, giudice lombardo, risulta stampata nel 1635). Il saggio verte sulla “datio in solutum”, quell’istituto giuridico, nell’ordinamento civile, che prevede la “prestazione in luogo di adempimento” ovvero la sostituzione della prestazione originariamente dovuta con una di natura diversa.
SKU: 38 n.17295
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