In 4 (cm 20 x 29,5), pp. 14 + (2 bianche). Brossura editoriale. Scrive l’A.: “Dall’anno 1871 si può con tutta certezza asserire, senza tema di essere smentiti, che furono commessi i primi errori dalle persone chiamate alla Direzione della cosa pubblica. Fu in quell’epoca che il Comune di Roma approvò e permise la costruzione di due grandi quartieri all’Esquilino e Macao, firmando nel tempo stesso una convenzione inconsiderata perché stabilita senza menomamente preoccuparsi degli oneri gravissimi ai quali si assoggettava, creando in pari tempo sfavorevoli precedenti. Per diversi anni, prima del piano regolatore, il Comune permise a tutti le costruzioni senza un piano preconcetto, senza limitare la zona dei quartieri e senza prima far precedere una bonifica o ricognizione del sottosuolo. Inoltre bastò che taluno cominciasse a costruire qualche fabbricato in una data località perché il Comune s’impegnasse senz’altro nella costruzione delle strade, fogne, marciapiedi ed illuminazione, pagando qualche volta anche profumatamente le aree occorrenti per dette strade, e così senza alcun utile profondere ingenti somme di danaro con evidente danno della finanza comunale e del ben inteso ingrandimento ed abbellimento della città”.
SKU: 38 n.18420
40,00 €