In 4 (cm 21 x 30), 6 carte (12 pagine). Stemma xilografico al frontespizio di Pio V. Alcune sottolineature del testo. Brossura rifatta con carta d’epoca. Pubblicazione del Breve emanato da Papa Pio V in cui venivano fissati i capitoli del cambio reale a Bologna col duplice obiettivo di disciplinare la materia dei cambi e di inserire la città nella rete continentale delle operazioni di cambio traiettizio contemporaneamente alla condanna del “cambio secco”. “Di lì a poco tuttavia iniziò a manifestarsi un significativo mutamento di prospettive nell’ambito della finanza privata. Il ciclo di ripetuti fallimenti avviatosi allora a livello peninsulare, collegati in parte alle difficoltà politiche e militari che interessavano la Francia e si ripercuotevano negativamente sullo svolgimento delle fiere di Lione, coinvolse anche il mondo finanziario bolognese mediante, da un lato, una serie di bancarotte che nel giro di qualche lustro portò alla chiusura di alcuni tra i principali banchi della città, quelli dei Gandolfi, Scappi e Lucchini, e dall’altro, la crescente ‘strettezza de’ danari’ che influenzava negativamente il livello dei tassi d’interesse” (Guerra, De Luca, “Il mercato del credito in età moderna. Reti e operatori finanziari nello spazio europeo”, 2010, p. 152).
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