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Anonimo

Bollettino di Bottega d’Arte, Livorno, num. 14, Livorno-settembre 1923. Vendita all’asta di una importante collezione di quadri e oggetti d’arte

Livorno, Belforte, 1923

In 16 (cm 12 x 16,5), pp. (16). Brossura editoriale con xilografia in rosso di Giovanni Zannacchini al piatto anteriore. Brossura editoriale. Numero del Bollettino della Bottega d’arte dedicato alla vendita all’asta di opere dei Macchiaioli, mobili antichi, stoffe. Comprende il catalogo della collezione di quadri ed oggetti d’arte con opere di: Plinio Nomellini, Angiolo Tommasi, Silvestro Lega, Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, ecc… NON sono presenti illustrazioni. La Bottega d’Arte nacque nel 1922, in via Indipendenza, grazie allo spirito di iniziativa di quattro imprenditori livornesi: Gustavo Mors, Dino Masini, Gino Belforte e Alvaro Angiolini. Gustavo Mors gestiva un laboratorio di cornici e colori, dove sostavano gli artisti livornesi, Fattori compreso. Mors cominciò ad aiutare i pittori labronici non solo a creare (mettendo loro a disposizione il laboratorio) ma anche a vendere i loro quadri, creando così una vera e propria Bottega d’Arte. Alla Bottega d’Arte si riunivano i soci del Gruppo Labronico, alla cui presidenza si sono alternati Ulvi Liegi, Nomellini, Gino Romiti, Carlo Borgiotti, Renato Natali ed altri. Fino al 1940 rappresentò un vero salotto culturale per Livorno: qui erano di casa Ettore Petrolini, che veniva a Livorno a trovare il suo amico Oscar Ghiglia, Gabriele D’Annunzio, Mascagni e Nomellini.

SKU: 43 n.801

40,00 €

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