In 8, da pagina 49 a pagina 96. Qualche brunitura ai piatti. Brossura editoriale. Secondo numero di questa rivista fondata a Roma da Luciano Gennari, figura di intellettuale minore, ma di un certo respiro internazionale, considerati i natali parigini e gli studi tra Parigi, Ginevra e Friburgo. Nel 1920 Gennari va a risiedere a Roma, dove fonda la rivista con il programma di “innalzare lo spirito nella nostra amatissima Italia”. Nel 1921 “Arte e Vita” si trasferisce a Torino dove si connota per un orientamento cattolico-spiritualistico. La rivista allargherà poi le sue collaborazioni andando a lambire l’entourage gobettiano e terminerà il suo corso di uscite proprio nel 1923 quando lo stesso editore, Giani, si dedicherà dal 1924 alla nuova rivista “Il Contemporaneo”. Nel comitato di redazione figurano G. Bertoni, Felice Casorati, A. M. De Filippi, L. Gigli. In questo numero un articolo sulla poesia di Arturo Graf, un articolo di Luciano Gennari dal titolo La letteratura al bivio (Intorno all’arte vuota), ecc…
SKU: 34 n.593
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