In 8, p. (24). Br. rifatta. Difesa fatta in capo al buttero Niccola Cavallo, chiamato in correità per crassazione dal già inquisito Angelo Tuccillo. Costui, presso il quale era stata ritrovata la refurtiva, aveva affermato di essere stato istigato a compiere la crassazione ai danni del prete Gennaro Villani dallo stesso Cavallo. Interessante la posizione della difesa tesa a invalidare le dichiarazioni del reo: "si diffidò anzi tanto di siffatte incolpazioni che una volta si dovean desse per necessità confermare col tormento dappoichè rendutosi infame il socio di delitto dalla confessione sua medesima, non poteva asterger la macchia contratta che coll’uso della tortura". Nell?indagare su questo fatto venne anche ripescata una precedente crassazione a danno di un postiglione di Nettuno che sarebbe potuta ascriversi alla stessa coppia criminale.
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