In 16, cm 12 x 17, pp. LXIV. Cartonatura rustica. Rarissima placchetta veneziana, nella quale si incita il Papa, Clemente XI, ad accorrere a fianco della Repubblica Veneta nella guerra contro il Turco. In essa si sostengono i gravi pericoli prossimi a toccare anche lo Stato della chiesa ‘…chi adesso può impedire all’Armata turchesca ch’ella…non venga a sbarcare a Terracina, o ad Ostia o a Fiumicino…’ mentre lamenta le gravi perdite subite al momento dell’attacco delle armate turchesche’…tutto il Regno di Morea, Corinto, Romania, Modon… son cadute…ne mai per viltà dei lor difensori…’. In effetti nel giugno del 1715, un’armata di 80.000 uomini diede avvio all’invasione della Morea (Peloponneso). Venezia, con un esercito di soli 10.000 uomini chiese aiuto all’Austria, vincolata all’intervento dagli accordi della Lega Santa del 1683 ma questa ruppe gli indugi ad intervenire solo quando Clemente XI intervenne con un pesante sostegno finanziario. In seguito, grazie alle numerose vittorie ottenute in particolare dal Principe Eugenio, si giunse alla pace di Passarowitz. Nel libello sono anche riportate le preghiere pubbliche fatte pubblicamente in Costantinopoli per la guerra del presente 1715 e tradotte dal turco da parte di ‘Pietro Acerbo giovane di lingua’. L’ultima parte contiene la ristampa di un’altra scrittura di analogo tenore pubblicata nel 1666. Cicogna, 952: ‘In questa lettera, che non apparisce da chi sia scritta, si eccita il Papa ad una crociata contro il turco…’.
SKU: 54 n.499
500,00 €