In 16, pp. 71 + (1). Gora al margine inferiore del piatto anteriore. Br. ed. Interessante e poco comune operetta, traduzione italiana di quella apparsa sulla rivista tedesca "Archiv fur Hygiene" che testimonia la differente teoria circa la trasmissione del colera (come di altre patologie) del chimico Pettenkorfer, docente di chimica clinica nell’università di Monaco, quindi d’igiene nella stessa università. Nel 1873 fu membro della commissione per gli studi sul colera e nel 1889 presidente dell’Accademia bavarese delle scienze. Pettenkorfer fu sempre contrario alla teoria del "contagio", che divenne dominante nel Novecento, in base alla quale i germi sono causa diretta delle malattie. Per quanto riguarda il colera, riteneva che l’esistenza del bacillo, del vibrione del colera, non potesse da solo giustificare l’insorgere della malattia ma che si trattasse si una combinazione tra il germe e la natura. Quando il germe entrava in contatto con suoli asciutti dava origine ai fattori scatenanti dell’epidemia escludendo quindi che si trasmettesse tra individui o per ingestione di sostanze infette. In questo modo si escludeva l’acqua come veicolo primo di trasmissione della malattia. Quando l’ambiente, invece, sviluppava naturalmente delle condizioni particolari, il germe aveva la possibilità di diventare pericoloso. Da qui discendeva che più che lo sviluppo di vaccini e di farmaci, bisognasse migliorare le condizioni della rete idrica e l’uomo dovesse, tramite un’alimentazione corretta e una vita equilibrata, sviluppare delle forme di resistenza proprie agli agenti esterni.
SKU: 40 n.2617
130,00 €