In 8, pp. 39 + (1b). Br. rifatta con carta d’epoca. Orazione per l’apertura di un ospizio di carità per ciechi nella città di Padova. Scrive l’A.: "la carità vuol essere ordinata; perché abbiamo nei libri santi: Beato l’uomo, che verso del povero e del tapino con discrezione di retto intendimento si adopera. E ordinatissima certamente diremo la carità di que’ buoni, che a’ figlioletti della miseria in deplorabile cecità nati o caduti dispensano frutti di graziosa misericordia". Barbieri chiede pertanto ai presenti di non essere "gretti" e "taccagni", di credere alla miseria dei fanciulli, e di aiutarli con opere di carità. L’A. (Bassano, 1774-Padova, 1852), monaco benedettino, fu un oratore e poeta. Insegnò filologia ed estetica all’università di Padova.
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