In 8, pp. 87 + (1) di errata. Br. rifatta con carta d’epoca. Pubblicazione vincitrice della medaglia d’oro del concorso di studi bandito dall’Accademia dei Tigei di Siena sul seguente tema: "Ricercare se l’odierna tendenza a sostituire all’opera dell’uomo le macchine ed i potenti motori fisici in tutti i rami d’industria possa imfluir sempre favorevolmente sulla prosperità di una nazione…". Rinieri de Rocchi, rifacendosi alle teorie di Romagnosi, ritiene che la vera civiltà consista nello sviluppo della forza degli uomini di pari passo all’evoluzione di un equo regime politico. L’uomo si è certamente evoluto come dimostrano le migliori condizioni di vita della classe operaia, tuttavia, a fronte di una ricchezza maggiore divisa fra molti, si assiste anche all’aumento della diseguaglianza e al pauperismo, ignoto nelle società antiche, diffusosi nelle società moderne che si sono sviluppate grazie alla proliferazione meccanico industriale. A seguito di ciò, è accduto che molti criticassero l’introduzione delle macchine e chiedessero di mettere un freno alla loro diffusione. Questa, secondo l’A., è un’aberrazione dei principi economici, anche perché è da rigettarsi la teoria di quanti, come Sismodi, ritengono che la diffusione delle macchine comporti un’eccedenza della produzione.
SKU: 24 n.457
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